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Smaltire – ma correttamente

04. 02. 2022 - Glassammler

Per molti il riciclaggio fa parte della routine quotidiana. Vetro, carta, cartone, PET e barattoli per conserve vengono raccolti dopo l’uso e portati con regolarità presso il relativo punto di raccolta. Per altri materiali riciclabili sembra ci sia invece una certa confusione sul dove questi debbano essere smaltiti. Spesso finiscono al punto di raccolta del vetro usato.

In Svizzera, il punto di raccolta del vetro usato fa parte dell’immagine del villaggio. Ogni bambino sa che il vetro non va messo tra i rifiuti, ma nell’apposito container. Il vetro usato viene da molto tempo smaltito in modo esemplare. Oltre il 90 percento del vetro venduto finisce correttamente nel container giusto. Il problema dei punti di raccolta del vetro usato è un altro: scarti e oggetti smaltiti nel modo sbagliato. Mediamente, circa il 7 percento del contenuto dei container per il vetro usato è costituito da materiali estranei, che non dovrebbero trovarsi lì – effetto dei cosiddetti “lanci mancati”. A prima vista può sembrare un fatto trascurabile. Ma è sufficiente per rendere il riciclaggio un po‘ più laborioso e costoso, perché questi oggetti devono essere in parte tolti con un faticoso lavoro manuale. Si tratta di piccoli pezzi, come i cocci e le schegge di porcellana, la cui rimozione non è, nella maggior parte dei casi, possibile. I piccoli frammenti di porcellana non fondono come il vetro, causando così seri problemi al ciclo produttivo dei nuovi contenitori in vetro e un forte aumento degli scarti. Ma non solo nei container si ritrovano cose che non dovrebbero esserci. Anche accanto a ogni punto di raccolta del vetro si trova un po‘ di tutto: dai cartoni per detersivi vuoti agli specchi rotti e perfino borse piene di bottiglie in PET che sembrano dire: «Io ho cercato di separare, ma non ci si può aspettare che sprechi così tanto tempo per farlo.» Depositare scarti e materiali riciclabili sbagliati non è, però, una trasgressione perdonabile. In molti Comuni possono derivarne delle spiacevoli conseguenze. Nella città di Berna, per esempio, la polizia del commercio e dell’industria effettua regolari controlli ed emette multe disciplinari per littering. Se si presenta un caso di smaltimento illegale, viene depositata anche una denuncia presso l’ispettorato della polizia.

Responsabilità per la raccolta

Dal punto di vista delle consumatrici e dei consumatori può sembrare non ideale il fatto che tutti i materiali riciclabili non possano essere smaltiti nello stesso luogo. In particolare il PET viene spesso depositato nei container per il vetro usato. Il motivo per cui nei punti di raccolta del vetro usato non vi sia anche un container per il PET è costituito dalla differente responsabilità per la raccolta e il trasporto dei materiali riciclabili al luogo dove verrà effettuato il trattamento. Per entrambi i materiali riciclabili vige il principio della causalità: tramite una tassa di smaltimento anticipata (TSA, risp. CRA) inclusa nel prezzo d’acquisto delle bevande, viene finanziata la raccolta e il trasporto. Per il vetro la TSA è di 2, 4 o 6 centesimi per bottiglia, in base al volume di riempimento. Per il PET si tratta, a seconda della grandezza, di 1,9 o 2,3 centesimi di contributo di riciclaggio anticipato (CRA) per bottiglia. La raccolta del vetro usato viene organizzata dagli anni ’70 dai Comuni. Questi sono tenuti per legge a mettere a disposizione della popolazione dei punti di raccolta del vetro usato. Per il PET la raccolta è regolamentata diversamente: chi vende bottiglie in PET è tenuto a raccogliere anche le bottiglie vuote. In tutta la Svizzera vi sono inoltre circa
200 000 container per la raccolta situati in spazi pubblici o semipubblici. Anche per il vetro molti anni fa erano stati fatti molti sforzi per organizzare la ripresa da parte dei commercianti. Non è stato però possibile trovare una soluzione di questo tipo su base volontaria e la responsabilità è rimasta perciò ai Comuni. Mediante la tassa di smaltimento anticipata, che viene corrisposta dai fabbricanti e dagli importatori, i Comuni vengono perlomeno parzialmente indennizzati per i costi di raccolta del vetro: per ogni tonnellata di vetro raccolta, il Comune riceve da VetroSwiss, l’organizzazione che incassa e gestisce la TSA su mandato della Confederazione Svizzera, una indennità standard che viene stabilita ogni anno.

 

Costi supplementari

Quali che siano i costi sostenuti per la gestione della raccolta, questa quota di indennità non copre però i costi della raccolta e del trasporto. Per garantire la pulizia nei punti di raccolta, i Comuni devono sostenere costi piuttosto elevati. Nella città di Berna i punti di raccolta vengono controllati più volte al giorno dalla “Entsorgung und Recycling Bern” che rimuove i rifiuti depositati e pulisce i punti di raccolta. I costi per questi lavori non possono essere formulati in modo preciso, spiega la città su richiesta, perché i lavori vengono coordinati nel modo migliore possibile con altre attività. «La realtà, però, è che i costi sono rilevanti.»

 Un paio di regole d‘oro

  • Separate il vetro usato in base al colore. Tutto ciò che non è bianco o marrone va depositato nel container per il vetro verde.
  • Lavate i vasetti in vetro per generi alimentari: contribuirete fattivamente a mantenere una buona situazione igienica nel punto di raccolta ed eviterete la formazione di odori sgradevoli. Un lavaggio con acqua bollente si ripercuoterebbe, però, negativamente sul bilancio ecologico del riciclaggio. È sufficiente risciacquare con acqua tiepida.
  • Togliete il coperchio a vasetti che hanno contenuto marmellate, cetrioli sottaceto o altri vasetti per conserve. Se i coperchi sono di plastica, vanno messi tra i rifiuti casalinghi. Se sono invece di metallo, vanno messi nel container per l’alluminio/lamiera stagnata.
  • I vetri per finestre, vasi e bicchieri non vanno depositati nei container per il vetro usato. Possono contenere piombo e non sono perciò adatti per la produzione di imballaggi per derrate alimentari. Per smaltirli correttamente vanno messi tra gli «scarti di produzione» – un container che nella maggior parte dei casi è disponibile solo nei in centri di smaltimento gestiti.
  • Anche specchi, oggetti in ceramica, vasi di argilla e porcellana vanno smaltiti tra gli «scarti di produzione».
  • I rottami metallici non vanno depositati nei container per l’alluminio e la lamiera stagnata ma nell’apposito container per i rottami metallici.
  • Le capsule in alluminio del caffè non dovrebbero essere smaltite nel container per l’alluminio/lamiera stagnata. Esistono per la raccolta di questo prodotto degli speciali container. Le capsule possono anche essere riportate a molti dettaglianti.
  • La carta e i cartoni vanno separati. Le borse di carta non vanno messe tra la carta bensì nella raccolta di cartonaggi. Il mazzo di carta straccia va raccolto e legato con spago e non con nastro adesivo.
  • I cartoni che hanno contenuto delle pizze vanno depositati nei rifiuti domestici.

In molti Comuni sono stati nel frattempo installati dei centri di riciclaggio che ritirano tutti i materiali riciclabili. Se si ha questa possibilità nelle vicinanze, è naturalmente la soluzione ideale. In caso contrario, i siti di tutti i punti di raccolta in tutta la Svizzera sono rintracciabili su recycling-map.ch. Vale inoltre sempre la pena di dare un’occhiata al calendario dello smaltimento o sul sito del vostro Comune di domicilio, perché non in tutti i Comuni valgono le stesse disposizioni. In particolare dopo un trasloco vale la pena di informarsi sulle abitudini vigenti nel nuovo luogo di domicilio.